XVIII^ domenica – anno B – 4 agosto 2024

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Sagra di San Gaetano. E’ ormai finita la distribuzione della rivista della Sagra, con articoli molto interessanti.

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Sacramento del matrimonio

Tra i valori universali dell’umanità c’è l’amore per cui l’uomo e la donna si cercano e si incontrano, per diventare una coppia e dare origine alla famiglia, cellula prima e vitale della società. Per questa sua rilevanza sociale, leggi e costumi presso tutti i popoli mirano a dargli ordine e stabilità, sottraendolo al capriccio individuale. I riti ne sottolineano spesso la sacralità.

Gesù cosa ci dice. La sua vita pubblica inizia proprio in casa di una coppia di giovani sposi. Lì compie il primo miracolo per salvare la loro festa di nozze a Cana di Galilea. Viene infatti per preparare la festa eterna, in cui egli stesso è lo sposo, e in questa prospettiva anche il matrimonio umano acquista un valore più grande. Gesù ha una buona notizia da dare agli sposi: si apre un nuovo tempo di grazia e per chi crede diventa possibile attuare il progetto originario di Dio sul matrimonio in tutta la sua bellezza.

L’amore coniugale autentico è dono reciproco, totale, unico, fedele e indissolubile: «Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?». Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio (Mt 19,3-9)».Il matrimonio indissolubile è segno e dono del regno di Dio che viene.

L’apostolo Paolo sviluppa il messaggio di Gesù alla luce del mistero pasquale: «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa»; e ora «la nutre e la cura», la purifica e la fa ringiovanire, perché sia «senza macchia né ruga» (Ef 5,25-262729). È uno sposo che ama fino al sacrificio di se stesso e al perdono delle offese.
I coniugi cristiani ricevono il suo Spirito, che li rende capaci di amare come lui ha amato. Sostenuti dalla sua donazione pasquale, possono e devono amarsi come Cristo ama la Chiesa. «L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!» (Ef 5,31-32). I cristiani si sposano «nel Signore» (1Cor 7,39), come sue membra, e il loro matrimonio è elevato a sacramento, segno efficace che contiene e manifesta la nuova alleanza, l’unione di Cristo e della Chiesa. L’amore umano è simbolo di quello di Cristo; l’amore di Cristo è modello e sostegno di quello umano.
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